giovedì 17 ottobre 2013

Risotto alla zucca e porro con gorgonzola piccante

Il post di oggi è un post speciale e sinceramente non so di preciso da che parte cominciare...



Innanzi tutto vorrei ringraziare il negozio Idea Casa di Arezzo, il punto di riferimento per i miei acquisti di casalinghi, per i miei sfizi, per le tante cose che reputo indispensabili in quanto appassionata di cucina. Da loro trovo sempre cortesia, qualità e professionalità, ma nel tempo a queste importanti caratteristiche che fanno la base di un rapporto cliente-venditore, si sono aggiunte anche simpatia e fiducia reciproca, tanto da pensare ad una seria collaborazione.
Preciso che le mie parole sono solo dettate dal rispetto che ho per per i proprietari del negozio e non da secondi fini (come spesso capita di pensare quando si parla di noi foodblogger....)
Pertanto prima di passare alla ricetta e alla presentazione del prodotto ringrazio di cuore tutto lo staff di Idea Casa per la fiducia che stanno riponendo in me, spero di essere all'altezza delle loro aspettative.




Il primo articolo che vogliamo presentare è la pentola a pressione WMF: sono sincera, prima di iniziare ad usare questa pentola, ne avevo già una, molto meno professionale, acquistata di fretta per fare il brodo ai ragazzi durante il loro svezzamento, in quel periodo nel quale la casa è invasa da vasetti sterilizzati, ma, fatta eccezione di qualche minestrina il suo uso è stato sempre molto limitato.

Quando ho riportato a casa la pentola a pressione WMF, mi sono subito cimentata nel suo utilizzo, dopo aver fatto alcune foto all'attrezzo, è chiaro, cosi bella lucida era la modella perfetta per un set fotografico.
Ho iniziato con cose semplici, qualche verdura al vapore, una minestrone (tanto per cambiare) e in modo del tutto naturale sono passata, dopo pochissimi giorni a cucinarci cose che mai avrei pensato, perchè, ebbene si, sfatiamo questo mito, nella pentola a pressione WMF ci possiamo cucinare veramente di tutto: polenta, arrosto di carne tipo arista o roast beef, spezzatini, zuppe di pesce, di verdure e di cereali, ragu, tutte le verdure del mondo e pesce a vapore (grazie all'apposito cestello), risotto e molto altro ancora.



Ci sono tante cose da dire su questa pentola, ma non voglio svelarvele tutte nel primo post, se vorrete seguirmi, spiegherò via via le sue caratteristiche a seconda del tipo di pietanza che vorrò presentare, intanto vi anticipo che utilizzando la sua cottura a pressione, in una specie di sottovuoto, con temperature superiori a 100° i tempi si accorciano della metà e oltre, pensate che io ho cotto il risotto in sette minuti, con un consistente risparmio di energia. Semplicissima da usare, cuoce su due livelli di temperatura diversa che possiamo impostare noi stessi, il materiale è acciaio inossidabile e il design moderno ed elegante. Totalmente sicura grazie ad un sistema di sicurezza brevettato e collaudato negli anni e facile da pulire grazie al manico removibile, togliete quello e la guarnizione e mettete tutto in lavastoviglie.



Io, per oggi, non parlerei  scriverei più, per esporvi più avanti le tecniche di cottura e le altre caratteristiche importanti di questa pentola, non una classica pentola.



Ingredienti per 6 persone:

1 porro
350 gr di zucca 
320 gr di riso Carnaroli
700 ml di brodo di carne (in assenza  brodo vegetale)
100 gr di gorgonzola piccante
sale
pepe bianco
olio extravergine di oliva


Eliminate la buccia e i semi dalla zucca e tagliateli a dadini di circa 1 cm.
Lavate e mondate il porro e tagliate finemente la parte bianca.
Fate appassire il porro in in filo di olio direttamente nella pentola a pressione WMF, aggiungete la zucca, salate e pepate leggermente e fate insaporire per qualche secondo. Aggiungete il riso e fatelo tostare per un paio di minuti.
Coprite il riso con il brodo, regolate di sale se il vostro brodo non è salato e chiudete con il coperchio ermetico impostando la temperatura più alta, ovvero il livello (2). Una volta raggiunta, abbassate il fornello al minimo e fate cuocere per 6 minuti.

Passate la pentola sotto l'acqua corrente fredda, in questo modo la pressione si scaricherà e potrete aprire tranquillamente il coperchio. Vi siete accorti che il riso non si è attaccato anche non siete stati lì a girarlo? Penso proprio di si!

Mantecate con il gorgonzola e servite.

Se si vuole cucinare il risotto in una normale pentola il procedimento è comunque molto semplice: una volta aggiunto il brodo fate cuocere quanto indicato sulla confezione del riso, girando di tanto in tanto con un mestolo di legno. 




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lunedì 14 ottobre 2013

Semifreddo al limone

Buon lunedì a tutti e ben trovati!

Oggi vi propongo la ricetta del dolce che ho preparato per il compleanno della mi mamma, due settimane fa.
Anche se il semifreddo al limone ricorda la stagione calda, secondo me il dolce al cucchiaio a fine pasto ci sta sempre bene, certo di questi tempi un tortino al cioccolato ci sarebbe stato sicuramente meglio, ma ultimamente mi sembra di saltare sempre di palo in frasca anche qui nel mio blog, tra le mie ricette...



Non sto seguendo un filo logico, pubblico secondo le mie sensazioni, necessità e gusti personali, per di più era tantissimo tempo che volevo fare questo dolce e non avevo mai avuto tempo, quindi se non vi va di fare la ricetta in questo momento, segnatela per la prossima primavera no?



Passo subito alla ricetta e vi auguro una buona giornata...

Ingredienti per 8/10 persone

per la base

120 gr di biscotti
80 gr di burro fuso

per la meringa all'italiana

120 gr di albumi (circa 4)
200 gr di zucchero
100 gr di acqua

per la crema al limone

4 tuorli
120 gr di zucchero
3 limoni


15 gr di agar agar
300 gr di panna liquida
lingue di gatto per la decorazione





Fare la meringa: in un pentolino mettere zucchero e acqua e portare alla temperatura di 121°.
Mettere in planetaria gli albumi e montarli leggermente. 
Versare a filo lo sciroppo di zucchero e montare alla massima velocità per due minuti.
Trasferire la meringa in frigorifero.

Preparate la crema al limone: spremete i limone e grattate la scorza di uno. Trasferite succo e scorza in un pentolino e fate scaldare insieme a due cucchiai di zucchero. Sbattete i tuorli con lo zucchero rimasto, versate il succo nelle uova e rimettete al fuoco mescolando bene e portando ad una temperatura di 85°.
Togliete la crema dal fuoco e trasferitela in una ciotola di vetro per farla raffreddare. Mettete la crema in frigo per almeno un'ora.

Preparate la base: frullate i biscotti e amalgamateli al burro fuso.
Formate una base con i  biscotti su un vassoio da portata con uno stampo ad anello di 26 cm di diametro. Trasferite in frigo.

Fate sciogliere l'agar agar in un altro pentolino con 30 ml di panna liquida e unitela alla crema già fredda.

Semimontate la panna.

Unite alla crema la meringa all'italiana e successivamente la panna amalgamando bene e delicatamente dal basso verso l'alto.

Versate la crema sulla base di biscotti e mettete in freezer ad una temperatura di - 18C° per almeno 12 ore.

Sformate il semifreddo togliendo lo stampo ad anello. Decorate con  lingue di gatto e fettine di limone prima di servire.



Con l'aggiunta della meringa all'italiana il dolce ha la particolarità di potere essere mangiato anche appena tolto dal freezer in quanto la  quantità di zucchero fa si che il congelamento non avvenga.


Ringrazio tantissimo la amica Laura del blog Dolcemente Cucinando per avermi donato questo premio:


Grazie di cuore Lalla, sei sempre gentilissima, i tuoi commenti , le tue visite e le tue parole mi fanno sempre un gran piacere!

Con la ricetta del Semifreddo al limone partecipo al contest di Simo's Cooking Dolci al cucchiaio per la categoria Dolci:



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giovedì 10 ottobre 2013

Crostata sottile con farina di farro e confettura di lamponi e more

Ci sono piatti che hanno il sapore dell' inverno, come le zuppe, la polenta, il castagnaccio, il panettone....
Ci sono quelli prettamente estivi: le insalate di riso e di farro, il gelato, i dolci freschi con la frutta, le verdure grigliate, la macedonia....



....e ci sono quelli che senza un motivo o un ingrediente particolare ti ricordano comunque qualcosa e preferisci mangiarli in alcuni momenti piuttosto che in altri.




A me la crostata sa tanto di autunno: mi piace mangiarla a merenda mentre accendo il camino, a colazione quando ancora le nuvole coprono i tiepidi raggi di sole e quando la sera prima di andare a dormire vedo l'ultimo pezzetto nella tortiera (so che Alessandro me lo ha lasciato per la mattina) non resisto e lo mangio mentre salgo le scale che mi portano al mio dolce giaciglio....




Le mie crostate sono molto semplici, mi piacciono basse e croccanti, come mi ha insegnato la mia mamma.
Amo variare o spezzare le farine, aggiungere poco burro e compensare con olio extravergine di oliva, ma la ricetta di base rimane sempre quella che mi ha insegnato lei.


Eccola qua, buon lavoro...

Ingredienti:


  • 300 gr di farina di farro
  • 130 gr di zucchero
  • 60 gr di burro
  • 60 gr di olio evo
  • 1 uovo
  • 1 tuorlo
  • 1 pz di sale
  • confettura (io ho unito quella di lamponi, comprata, con quella di more, homemade)
  • 20 gr di mandorle a scaglie
  • zucchero a velo



Mescolare farina e zucchero in una ciotola, aggiungere il burro a temperatura ambiente, l'olio, le uova, e il sale. Amalgamare e trasferire sulla spianatoia.
Stendere l'impasto con il mattarello.
Rivestire una teglia leggermente unta con olio con due terzi dell'impasto.
Coprire con alluminio e mettere in frigo per un'ora.
Cuocere il guscio di pasta frolla per 15 minuti a 160°.
Nel frattempo stendete la pasta rimasta e ricavanete delle strisce larghe circa 1 cm e lunghe come la teglia.
Spalmare la confettura sulla base e decorare con le strisce e le scaglie di mandorle. Spolverate di zucchero a velo e lasciate cuocere ancora 10 minuti.





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lunedì 7 ottobre 2013

Arista di maiale al forno con scalogni patate e zucchine

Lunedì senza carne?
Ma certo, mi sembra un concetto che ho capito benissimo!
Alla faccia....direte voi...e in effetti avete ragione...



Certamente il post di oggi, non rispecchia affatto la filosofia che molti di noi, negli ultimi tempi, hanno deciso di seguire, me compresa.
In verità, per stasera, ho preparato un semplice filetto di persico al forno, ma essendo sprovvista di ricette carine, fotografate decentemente e ben eseguite, ho deciso di pubblicarne una che avevo in archivio da diversi mesi.



La ricetta è vecchia, ma pur sempre un classico intramontabile e le verdure, soprattutto le zucchine sono fuori stagione, insomma un post sconclusionato..un pò come mi sento io oggi...(vi chiedo perdono....), anche se in realtà, qualcosa di buono c'è: io sono affezionata molto a queste foto, perchè sono state le prime che ho scattato con il 50 mm, regalatomi per il mio compleanno.



Passo alla ricetta, buona settimana a tutti!

Ingredienti per 6 persone:

  • 1 kg di arista di maiale
  • 2 spicchi di aglio
  • 1 rametto di rosmarino
  • 2 cucchiaini di fiori di finocchio
  • 12 scalogni
  • 3 zucchine
  • 4 patate
  • sale e pepe
  • olio extravergine di oliva

Condite bene l'arista con sale e pepe. Legatela con lo spago e fatela rosolare in padella con un filo di olio, girandola spesso per colorarla da tutti i lati.
Mondate le verdure. Lasciate gli scalogni interi e tagliate molto grossolanamente le patate e le zucchine.
Trasferite la carne in una pirofila, aggiungete olio, gli spicchi di aglio schiacciati e le verdure.
Cospargete con il finocchio e aggiungete qualche rametto di rosmarino. Condite con poco sale e poco pepe le verdure.
Cuocete in forno a 180° per 40 minuti.



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giovedì 3 ottobre 2013

Insalata di Valeriana, funghi porcini e melagrana

Ed ecco fatto che in due giorni mi sono già bruciata due degli ingredienti principali autunnali, i funghi e le melagrane.
Non ho resistito e ho pubblicato già tre ricette, potevo aspettare, alternare, andare un pò meno di fretta.....



ma vedete, in domani andrò a Teletruria, tv locale della zona di Arezzo e provincia e sarò presente al programma Bengodi nel titolo di foodblogger, a cucinare, per chi vorrà seguirci, alcuni piatti che hanno come protagonisti proprio i funghi....e le ricette che io presenterò dovranno essere per domani, già pronte sul blog a disposizione di coloro che vorranno riproporle.

A tutto c'è una spiegazione no? 



Ingredienti:

  • Valeriana
  • 4 funghi porcini di grandezza media
  • chicchi di melagrana
  • olio extravergine di oliva
  • sale
Non vi ho messo gli ingredienti precisi, alla fine, dai, è un insalata..ci possiamo arrivare tutti....

Pulite i funghi come descritto qui e tagliateli a fettine molto sottili nel senso della lunghezza.
A questo punto assemblate gli ingredienti e componete il piatto, condite alla fine con sale e olio evo.

Ricordatevi che la melagrana non la dovete tagliare con il coltello, altrimenti tagliarete anche i chicchi all'interno. La dovete incidere solo in superficie e in modo longitudinale e poi aprirla con le mani, spezzandolo come si fa con il pane.

Alla prossima...


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mercoledì 2 ottobre 2013

Cestini di Grana con polenta e funghi

I cestini di Grana con polenta e funghi, sono degli antipasti molto semplici da preparare nella stagione autunnale, ma allo stesso tempo carini da presentare in tavola. Se li servirete già impiattati saranno di sicuro molto scenografici e susciteranno curiosità e appetito nei vostri ospiti.



Realizzare un cestino di Grana, che potete utilizzare non solo per questa ricetta, ma per tantissime altre, non è difficile, basterà essere precisi con le dosi e usare dei piccoli accorgimenti che presto vi spiegherò, forse il primo non sarà massimo della bellezza, ma ci prenderete velocemente la mano e vedrete, poi, addirittura vi divertirà....

Se avete un forno a microonde sarete avvantaggiati, non sporcherete niente e i tempi di realizzazione diminuiranno, ma questi cestini si possono tranquillamente fare in padella, anzi il colore sarà ancora più dorato e accattivante.



Per questa ricetta preferisco usare il Grana al Parmigiano Reggiano, perchè nonostante i cestini siano buonissimoida mangiare (ed io mentre li faccio, me ne sgranocchio sempre qualcuno) è più che atro un elemento ornamentale della ricetta e quindi utilizzo il formaggio meno caro, ma pur sempre buono, tanto c'è sempre qualcuno che mangia tutto....

Passiamo alla ricetta?




Ingredienti per 4 persone:



Realizzazione del cestino al microonde: su un foglio quadrato di carta da forno, diciamo 15x15, formate un disco rotondo con 30 gr di grana. 
Mettete nel forno a microonde e fate cuocere a media temperatura per 1 minuto. Ovviamente non tutti i forni sono uguali, quindi vi consiglio di controllare intorno a 40 secondi, potrebbe volerci meno tempo, ma anche di più. 
Quando tutto il formaggio si sarà sciolto, capovolgete il disco su un bicchierino o tazzina da caffè senza manico rovesciato, in modo che il formaggio sia a contatto con il bicchiere e cercate di dare la forma a cestino premendolo leggermente. 
Quando si sarà raffreddato, togliete la carta da forno.

Realizzazione del cestino in padella: mettete sul fuoco basso una padella antiaderente piccola di 15 cm di diametro.
Cospargete il fondo con i soliti 30 gr di grana e fate sciogliere. Aiutandovi con una spatola di legno girate la cialda e fate colorare anche dall'altra parte.
Togliete la cialda dalla padella e appoggiatela sullo stesso bicchiere o tazzina, dando la forma concava.

Mettete a bollire 500 ml di acqua salata e quando comincerà a bollire aggiungete la farina di mais e girate per 7/10 minuti.

Riempite i cestini con due o tre cucchiai di polenta e i funghi trifolati caldi. Cospargete di prezzemolo tritato e servite.





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martedì 1 ottobre 2013

Funghi misti trifolati con Nepitella

Allora amici, siamo in autunno, vero? La mattina l'aria è fresca, il cielo grigio, sembra quasi che metta pioggia e invece, dopo qualche ora, spunta di nuovo il sole, le nuvole fanno posto a un po' di azzurro e la giornata volge inaspettatamente al meglio, anche se la temperatura è comunque scesa di qualche grado...



Anche al mercato si vedono i frutti che questa stagione porta con sé: le prime zucche, i primi cavoli e naturalmente i funghi, doni preziosi che i nostri boschi magicamente ci regalano, rare, squisite e prelibate bontà che, come tali devono essere maneggiate con cura e rispettate, sia quando andiamo alla loro ricerca, sia quando, già con la padella in mano, ci apprestiamo a cucinarle.





I funghi, una volta trovati, (questo esclude ovviamente la bancarella del mercato), è preferibile pulirli sul luogo con un coltellino affilato, lasciando cadere a terra le loro spore in modo da poter nutrire il sottobosco e mantenere il precario equilibrio in esso presente. Meglio adagiarli in cestini di vimini anziché buste di plastica.




Una volta a casa, i funghi non andrebbero lavati sotto l'acqua corrente, meglio spazzolarli con un pennellino e nelle parti più terrose, passarli delicatamente con un panno di cotone umido.

A questo punto è possibile tagliarli e cucinarli, facendo attenzione alla cottura: deve essere breve per mantenere la croccantezza e cerchiamo di non alterare il loro sapore con condimenti particolari, hanno solo bisogno di poco sale, poco pepe (a chi piace), olio extravergine di oliva, aglio e una spolverata di prezzemolo o nepitella tritati.

La Nepitella o Mentuccia è un erba aromatica che cresce spontaneamente in campagna, ma si trova anche a vendere in vasi.




Un GRAZIE immenso allo zio Amedeo che tutti gli anni, grazie alla sua pazienza e passione nel cercarli e alla sua generosità nel donarli, ci fa gustare questi magnifici tesori!





 Ingredienti per 4 persone:

  • 500 gr di funghi misti
  • 1 spicchio di aglio
  • sale
  • pepe olio extravergine di oliva
  • qualche foglia di nepitella o mentuccia
Pulire i funghi come spiegato sopra e tagliarli nel senso della lunghezza.
Scaldare un filo di olio in padella con l'aglio in camicia, aggiungere i funghi, salare e pepare.
I funghi in cottura rilasceranno dell'acqua, una volta fatta asciugare il fungo sarà cotto.
Aromatizzare con qualche foglia di nepitella e servire.

Potete assaporare i funghi come semplice contorno, farne il condimento per le vostre tagliatelle o la vostra tagliata; questa è la cottura base, ma voi potete trasformali nei piatti che più vi piacciono.



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