lunedì 28 aprile 2014

Fegatelli di maiale: tradizione toscana

Certo è che se non fosse stato per l'MTC, io quando ve li avrei fatti vedere i miei fegatellini??? Probabilmente mai.....
...e se non fosse stato per una pronta risposta alla mia domanda d'iscrizione dell'ultimo momento quando vi avrei potuto raccontare come li faceva mia nonna??? forse mai...
Ma invece, c'è l'MTC, c'è pure una pronta risposta e c'è soprattutto la voglia di mettersi in gioco e di buttarsi in una nuova avventura!



Questo è l'inizio di una sfida, con bravissime food blogger, ma soprattutto con me stessa e con quel lato del mio carattere poco costante....molto poco constante che spesso mi infastidisce e che ho voglia di contrastare. Inizio dalle piccole cose e da un buono proposito fatto a inizio anno: inscriversi all' MTChallenge.

Eccomi qui a presentare un piatto che di tradizione ne ha da vendere, almeno nella mia famiglia, ma sono sicura in tutta la mia zona.
Mio nonno, da buon contadino, allevava maiali, quelli che mangiavano ghiande e niente mangimi, che vivevano all'aria aperta e non erano stressati da allevamenti intensivi e a dicembre, uno di quei bei maialini finiva trasformato in prosciutti e salami.
Starei qui fino a domani a raccontarvi del buon odore di spezie che si respirava in cucina mentre mio nonno con coltelli affilati e abili mani tagliava rosei pezzi di carne, legava salsicce, condiva la soprassata.

Nel pomeriggio, poi quando la parte grossa e faticosa del lavoro era finita, io mia mamma e mia nonna ci dedicavamo ai fegatelli e facevamo così.....



Ingredienti:

1 fegato di maiale
rete di maiale
abbondante grasso di maiale per lo strutto
foglie di alloro
fiore di finocchio selvatico
sale
pepe

Mettete la rete a bagno in acqua tiepida per evitare che si rompa.
Tagliate il fegato di maiale a pezzetti, non molto grandi, circa 4 o cm e possibilmente tutti delle stesse dimensioni per una cottura più omogenea.
Preparate il condimenti in una ciotola con sale, pepe e finocchio.
Passate ogni fegatello del condimento, molto delicatamente senza pressarlo e poi avvolgetelo in un pezzetto di rete e fermatelo con uno stecchino.
Quando avrete avvolto tutti i pezzetti di fegato, fate sciogliere il grasso di maiale a fuoco dolce.
Nel frattempo mettete i fegatelli in un tegame (meglio se di coccio). 
Quando il grasso si sarà sciolto completamente versatelo sopra i fegatelli, aggiungete qualche foglia di alloro e fate cuocere per 10/15 minuti.


Il procedimento non è difficile, ma fate attenzione alla cottura che deve essere dolce e piuttosto breve, altrimenti la consistenza del fegatello cambierà e da morbido diventerà duro.

I fegatelli si conservano per molto giorni chiusi ermeticamente in una caraffa di vetro coperto dal grasso della cottura, che raffreddandosi diventerà solito e bianco: lo strutto.



Con questa ricetta partecipo alla sfida n. 38 dell'MTChallenge: il Quinto Quarto





Share:

mercoledì 23 aprile 2014

I vincitori del contest "Il mio piatto forte"

Come promesso prima di Pasqua eccomi qui, con un post dedicato ai vincitori del mio primo contest e, ovviamente, ai ringraziamenti.


Probabilmente, in un primo momento salterete questa parte e andrete direttamente alle ricette vincitrici, come faccio spesso io, ma spero che poi torniate indietro per leggere chi veramente c'è stato dietro a tutto questo bel lavoro, a questa bella esperienza con mi ha portato tanta soddisfazione personale.

Innanzi tutto c'è la voglia di fare qualcosa di ben costruito e organizzato, c'è la voglia di proporre cose nuove e conoscere nuove persone, c'è la voglia di far divertire, spronare e impegnarsi per dare sempre il meglio; è per tutte queste ragione che ho deciso di lanciare un contest come vedevo spesso nei blog delle amiche e credetemi non mi aspettavo assolutamente questo successo.

Il merito è senza dubbio stato delle persone che mi hanno accompagnata.
Come prima cosa sono andata a cercare uno sponsor e quindi dei premi: il negozio di casalinghi Idea Casa di Arezzo, non si è certo tirato indietro, sempre disponibili, gentili, propositivi e soprattutto pazienti nel cercare di soddisfare le mie richieste, si sono subito adoperati per mettere in palio per i vincitori un premio degno della loro professionalità e che rispecchiasse a pieno l'alta qualità dei prodotti che loro stessi da anni propongono alla loro clientela.....e scusate del poco!

Come seconda cosa invece, volendomi tirare fuori dal ruolo di giudice, sono andata a cercare chi potesse valutare le ricette partecipanti con professionalità e competenza. La strada mi ha indirizzata verso due esperti del settore enogastronomico, Alex Revelli Sorini e Susanna Cutini, entrambi giornalisti e scrittori, il primo docente universitario, la seconda ricercatrice che alla mia domanda di fare da giudici hanno subito risposto forte e chiaro: "Si, certamente!" e hanno addirittura messo in palio come secondo premio due dei loro libri....

Era fatta, avevo proprio tutto..... e sono partita!
Ed ora che siamo arrivati alla fine, la prima cosa che mi viene in mente è quella di ringraziare davvero tutti, ma un grazie particolare va a voi che avete partecipato con tanto impegno ed entusiasmo, con le vostre ricette mi avete ispirata e incuriosita, con alcuni post mi sono addirittura commossa, siete stati davvero speciali......GRAZIE!

Ora, però basta... ecco i vincitori!
Sotto ogni ricetta troverete la motivazione dei giudici

Primo classificato categoria salati

Il Fior di cappero


Giudizio: "ricetta di facile realizzazione nella quale spicca la valorizzazione delle tradizioni di un territorio"


Secondo classificato categoria salati

Rosso Melograno


Giudizio: "ricetta che sposa ad una preparazione classica della cucina di casa, l'arrotolato di vitello, il sapore dell'amaro del carciofo con l'agro delle arance"
Vincitrice del libro Tacuinum dé Hostarie


Primo classificato categoria dolci

Panedolcealcioccolato


Giudizio: "ricetta dove la tecnica del mondo della pasticceria trova la sua esaltazione in un connubio di consistenze e sapori"


Secondo classificato categoria dolci

Il solletico nel cuore


Giudizio: "ricetta classica della pasticceria italiana, di semplice realizzazione, ma qui interpretata con fantasia per la farcitura"
Vincitrice del libro Tacuinum dé Dolci


Adesso è proprio finita, ma vi avverto, mi è talmente piaciuto contest che già sto pensando al prossimo!!!!!
Grazie a tutti!

Maddalena
Share:

martedì 15 aprile 2014

Linzer Torte

Post ricco, mi ci ficco...quindi preparatevi: oggi ho tante cose da dire!

Prima di tutto una comunicazione di servizio doverosa: il mio primo contest "Il mio piatto forte" si è concluso alla mezzanotte di ieri sera. I vincitori verranno proclamati con un post dedicato mercoledì  23 Aprile, così vi faccio passare la Pasqua tranquilli!!!!
Devo dire che sono frastornata e con le farfalle nello stomaco nel rendermi conto di quanto successo inaspettato abbia avuto. Quando sono partita speravo di arrivare almeno a 50 ricette partecipanti....ne sono arrivate 175....immaginate la mia gioia? Ho potuto scoprire nuovi blog che mi piacciono e tantissime ricette da provare per fare un figurone con gli ospiti a cena, grazie infinite, grazie, grazie di cuore a tutti!

E adesso passiamo alla ricetta....


La Linzer Torte altro non è che una crostata, di origine austriaca: è caratterizzata dalla presenza di nocciole o mandorle (non spellate) tritate nell'impasto, dal dolce profumo speziato di cannella e chiodi di garofano e dalla marmellata che dev'essere di mirtilli rossi, ribes o al massimo di lamponi. Questa è la versione originale, ma ovviamente ognuno se la può fare propria apportando le modifiche del caso...attenti al nome però, senza mandorle e con la marmellata di fichi...non è più tanto Linzer, meglio chiamarla.....crostata!



La zia del mio compagno, fa la Linzer torte più buona del mondo e anche se non ho molti termini di paragone, perchè non sono mai stata in Austria, mi sento comunque sicura nell'affermare che questo è uno dei dolci più buoni, semplici, genuini di sempre! Un dolce adattissimo alla prima colazione, come in generale lo sono tutte le crostate, arricchito dai benifici che le mandolre apportano al nostro organismo e per niente stucchevole grazie alla leggera acidità della marmellata.


Ingredienti per uno stampo da 24 cm

170 gr di farina
125 gr di mandorle non spellate e tritate 
125 gr di burro freddo a pezzetti
125 gr di zucchero
1 uovo
1 tuorlo
8 gr di lievito per dolci
1 cucchiaino raso di cannella
1 pz di chiodi di garofano in polvere
marmellata di mirtilli rossi (Rigoni di Asiago)



Mettete tutti gli ingredienti in una ciotola capiente o nella planetaria e lavorate energicamente e velocemente fino a quando non si sono amalgamati tutti.
Formate un panetto, avvolgetelo nella pellicola e fatelo riposare in frigo per un'ora.

Accendete il forno a 180°.

Stendete il panetto di pasta e rivestire una tortiera del diametro di 24 cm con la carta da forno. 
Togliete la pasta in eccesso dai bordi della tortiera e rimettete in frigo la pasta avanzata, sempre avvolta nella pellicola.
Coprite la base del dolce con carta alluminio, adagiate sopra qualche legume secco e cuocete in forno per 20 minuti.
Togliete dal forno, cospargete di marmellata e con la pasta avanzata fate delle strisce per decorare il dolce.
Rimette ancora in forno per 10/15 minuti.
Servite freddo o tiepido.


Con questa ricetta partecipo al contest di Letizia in cucina "Un anno di colazione: Crostate"



Vi ringrazio sempre per l'affetto con il quale venite a farmi visita, vi auguro una buona settimana Santa e una serena Pasqua con i vostri cari....


Maddalena
Share:

mercoledì 9 aprile 2014

Torta mousse alle fragole con biscuit alle mandorle gluten free

Sono un'appassionata di dolci come si può notare dal numero di ricette presenti in questo blog e, sebbene mi piaccia molto cucinare anche i piatti salati, la pasticceria rimane la mia materia preferita, il mio primo amore, quello che mi ha fatto avvicinare a questo fantastico mondo che è la cucina.  



La mia passione per i dolci al cucchiaio e in particolare per le mousse mi ha tolto dalle peste in più di un'occasione: feste e compleanni, cene tra amici e se invito qualcuno a pranzo per la prima volta, al 90% come dolce presento una mousse, anzi, visto che siamo in tema posso affermare con tutta sincerità che sono proprio uno dei miei piatti forti...


Alla frutta, cioccolato, nocciole, pistacchio o semplice vaniglia, servite in monoporzione, con le lingue di gatto, nei bicchierini dei finger food ai buffet, a torta....insomma sotto qualsiasi aspetto o forma lo presenti questo dolce piace sempre e il suono del cucchiaino che cerca di ripulire il piatto lo conferma ogni volta.

Oggi, propongo una versione totalmente gluten free, soprattutto per quanto riguarda la base, ma se non avete a portata di mano la farina di mandorle, poco male, sostituitela con quella che avete a disposizione.



Ingredienti:
Vi occorre uno stampo a cerniera o un anello per mousse dell'altezza di circa 80 cm e del diametro di 16 cm

per la base

3 uova a temperatura ambiente
60 gr di zucchero
60 gr di farina di mandorle

per la mousse

600 gr di fragole fresche
150 gr di zucchero a velo
15 gr di colla di pesce
500 gr di panna fresca
mandorle a scaglie
fragole fresche per decorare



Accendete il forno a 180° e iniziate a preparare la base, montando le uova con lo zucchero fino ad ottenere un composto gonfio e di colore chiaro.
Aggiungete la farina di mandorle amalgamando con una spatola.
Versate il composto in una teglia da forno rivestita con carta oleata, livellate bene allo spessore di circa 1 cm e infornate per circa 10 minuti.

Togliete da l forno e lasciate raffreddare prima di staccare la carta.

Pulite e lavate bene le fragole. 
Mettete a bagno in acqua fredda i fogli di colla di pesce.
Frullate le fragole e passatele al setaccio per eliminare i semini.
Aggiungete al coulis di fragole lo zucchero a velo setacciato e amalgamate bene.
Scaldate in un pentolino 60 ml di panna senza portarla ad ebollizione.
Strizzate bene la colla di pesce, fatela sciogliere nella panna calda mescolando bene.
Trasferite la tutto nella salsa di fragole continuando a mescolare per far incorporare bene la colla di pesce.
Semimontate la panna rimasta e aggiungetela alla salsa di fragole.
Se tutto è andato per il verso giusto avrete ottenuto un composto rosa chiaro, spumoso, morbido e omogeneo. Adesso è il momento di comporre il dolce.

Ritagliate dalla base alle mandorle due dischi del diametro uguale a quello dello stampo.
Mettete il primo disco come base.
Versate metà della mousse alle fragole, inserite nello stampo il secondo disco e ricoprite con la restante mousse.
Livellate bene e mettete in congelatore per almeno due ore.

Togliete dal congelatore, risaldate leggermente (anche sopra il fornello) l'anello dello stampo e sformate.
Decorate con le scaglie di mandorle tostate e le fragole a fettine sottili.
A questo punto potete far scongelare completamente il dolce in frigo e servirlo il giorno dopo, oppure se lo preparate la mattina servirlo la sera.


So di essere un pò ripetitiva, ma vi ringrazio infinitamente per l'affetto con il quale seguite questo mio piccolo spazio dedicato alla (spero) buona cucina e ai miei pensieri, ogni vostra visita mi riempie di gioia e ogni vostro commento è una fonte inesauribile di soddisfazione personale, grazie di cuore e buon lavoro!

Maddalena

Con questa ricetta partecipo al contest di Cardamomo & Co. "Per un pugno di mandorle"


Share:

mercoledì 2 aprile 2014

Linguine con asparagi selvatici

Nella scaletta delle ricette che avevo preparato e ordinato per pubblicare, questo piatto non era certo presente. E' nato inaspettatamente come inaspettati sono stati questi asparagi selvatici.  Alti e fieri sono cresciuti tra gli ulivi del nostro giardino proprio in questi giorni.
Il bello di lavorare in campagna è soprattutto questo: portare a casa delle preziose primizie, particolari doni che nella loro semplicità creano dei piatti dal sapore unico.



Si sono insaporiti in padella mentre cuoceva la pasta, il tempo di apparecchiare velocemente, scolare le linguine e saltarle nel sughetto..... "Ragazzi a tavolaaaaa!!! è prontooooo!!!!"
"Voi iniziate a mangiare, io faccio due foto...."
Pochi scatti, di fretta, ma toh....venuti bene tutti, quando si dice il c......lo!



Ingredienti per 4 persone:

un mazzetti di asparagi selvatici 
(non l'ho pesati ma saranno stati circa 300 gr)
1 scalogno piccolo o mezzo grande
olio evo abbondante
sale 
pepe
parmigiano 



Una volta raccolti, mettete gli asparagi in un bicchiere con dell'acqua, in questo modo rimarranno freschi e li potrete cucinare anche il giorno dopo.

Lavateli bene e incominciate a tagliarli dalla punta e sulla lunghezza del gambo fino a quando lo sentirete tenero. Quando il coltello comincia a fare fatica e vi accorgete che dovete tagliare con una forza leggermente maggiore rispetto all'inizio è il momento di smettere e di buttare la parte restante del gambo, quella dura e legnosa.

Tritate lo scalogno molto finemente e fatelo imbiondire in padella con abbondante olio evo, aggiungete gli asparagi tagliati, salate pochissimi perchè sono già molto saporiti, aggiungete mezzo bicchiere di acqua e fate cuocere per 5 minuti.

Nel frattempo cuocete la pasta.

Scolate la pasta al dente e saltatela nel condimento aggiungendo una spolverata di parmigiano e una macinata di pepe. 


Share:
© Cucina Scacciapensieri | All rights reserved.
Blog Design Handcrafted by pipdig