giovedì 29 gennaio 2015

Mazzancolle al brandy con aglio e prezzemolo

Sono un amante di Sophie Kinsella, ho letto molti dei suoi libri e con le eroine dei suoi romanzi ho immaginato una vita fatta di sogni e dolcezza.
Avete letto il suo "I love shopping"? Avete visto il film?  
Se si, probabilmente avrete presente la scena nella quale la protagonista, appassionata di moda e compratrice compulsiva, agghindata di tutto punto, cammina per le strade di New York City e viene chiamata ad entrare nelle boutique più prestigiose dai manichini delle vetrine che, magicamente si animano al suo passaggio....
Bene, adesso immaginate me: sciarpa e papalina di lana, jeans e scarponcini imbottiti, borse della spesa in entrambe le mani, che passeggia al mercato della Coldiretti in Piazza Giotto e che viene chiamata da una cassetta di Mazzancolle freschissime, dove per freschissime intendo vive e per vive intendo saltellanti!!!!!


Mi è capitato solo una volta di vederle così, in Sicilia, ma qua ad Arezzo è pura fantascienza!!!!
....e potevo fare finta di niente e tirare innanzi? Assolutamente no....


Eccitata per aver trovato un tesoro così prezioso, mi sono preoccupata di saperlo davvero trattare bene e quindi ho telefonato ad una cara amica isolana, conoscente della materia, la quale ha confermato le mie teorie ed ha aggiunto piccoli e preziosi suggerimenti che condivido con voi:

- per un prodotto così fresco, è d'obbligo un trattamento leggero, veloce e di estremo riguardo;
- i crostacei freschissimi, ancora vivi, come in questo caso, spesso non hanno bisogno di essere puliti interiormente, (io infatti non l'ho fatto), ma solo lavati bene all'esterno per eliminare residui di sabbia;
- il minor trattamento lo farete se mangerete i crostacei crudi: togliete la testa, il carapace, spruzzate un pò di limone e via.... oppure li potete trasformare in una fresca tartare.
Altrimenti saltateli in padella o fateci un sughetto veloce per la pasta, ma in ogni caso, conditeli con pochissimi ingredienti, cuoceteli in pochi minuti e soprattutto consumateli subito!
- se i crostacei sono morti (freschi o surgelati) è quasi obbligatoria la pulitura e potete farla in due modi a seconda del tipo di ricetta che andrete in seguito ad eseguire, decidendo se volete lasciare il crostaceo intero o utilizzare solo la coda:

     - crostaceo intero: con delle forbici praticate un taglio sulla parte superiore del carapace (sulla schiena per intendersi) dalla fine della testa fino alla pinna in fondo alla coda, facendo attenzione a non staccarla, tagliate solo il guscio. Con un coltello piccolo e affilato fate una lieve incisione sulla carne, al centro della coda. Infilate uno stuzzicadenti nel taglio e tirate il filino marrone dell'intestino.
Dovete pensare di avere in mano ago e filo e che dovete dare un punto ad un calzino di vostro marito, infiliate lo stuzzicadenti e tirate su!
Dopo che avrete fatto la stessa operazione con tutti i crostacei, lavateli sotto l'acqua corrente e lasciateli scolare all'interno di uno scolapasta.

    - solo coda: staccate la testa, eliminate il carapace e la pinna della coda (questa è facoltativa, molti la mantengono per una questione visiva, come ho fatto io in questa ricetta, clicca qui).
Praticate il solito piccolo taglio sulla parte centrale della schiena e con uno stuzzicadenti fate l'operazione appena descritta sopra.
Lavate le code e lasciatele scolare.

 
Adesso avete le vostre mazzancolle pulite e lavate, fatene buon uso!!!!


 
Mazzancolle al brandy con aglio e prezzemolo
Ingredienti per 4 persone

500 gr di mazzancolle
1 spicchio di aglio
mezzo bicchiere di brandy 
prezzemolo q.b.
sale
pepe bianco
olio extravergine di oliva

Dopo aver pulito le mazzancolle (vedi sopra), fare un battuto con aglio e prezzemolo.
Scaldate l'olio in una padella dai bordi alti o in un wok, aggiungete le mazzancolle e fate cuocere un paio di minuti coperte.
Scoprite, salate e pepate e continuate la cottura a fuoco vivace, saltando i crostacei di tanto in tanto.
Sfumate con il brandy e fate evaporare completamente.
Aggiungete il battuto di aglio e prezzemolo.
Saltate ancora un paio di minuti e servite.



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martedì 27 gennaio 2015

Pane dolce dello Shabbat con miele e vaniglia

Questo pane viene preparato in occasione dello Shabbat, il giorno di riposo per gli ebrei, che inizia con il tramonto del venerdì e si protrae per tutto il sabato.
Il pane dello Shabbat, è chiamato Challah, anche se ho letto da qualche parte che prende questo nome solo dopo essere stato benedetto, quindi io mi limiterò a chiamarlo solo pane dello Shabbat.
Il compito di prepararlo, spetta alle donne e di norma ne vengono impastati due, uno dolce e uno salato per ricordare che Dio, ai suo figli nel deserto elargiva doppia porzione di manna alla vigilia del sabato e delle feste.
Il pane dello Shabbat ha la caratteristica di essere a forma di treccia e non contiene latte o derivati, poichè, nella cena del venerdi è previsto sulla tavola ebraica una preparazione a base di carne e secondo la Kasherut, l'insieme delle norme che regolano l'alimentazione ebraica, (da qui cucina kosher) è vietato consumare latte e carne nello stesso pasto, quindi niente panna e soprattutto niente burro nell'impasto!
Per il resto, è un pane soffice che, come tutti i lievitati può subire mille variazioni: io ad esempio non ho seguito una ricetta precisa, anche perchè trovare la ricetta originale è quasi un'impresa, ho solo preparato un pane dal sapore dolce, ho aggiunto olio extravergine per renderlo più morbido e via...una bella treccia e qualche seme di papavero..



Voglio precisare che non mi piacciono le ricorrenze e i giorno messi lì a ricordare qualcosa, il perchè di questa preparazione, anche se oggi non è sabato, è scritta solo dentro di me e non vorrei rovinare con le mie scontate parole quello che è già stato scritto e raccontato.
Volevo solo apportare il mio contributo con quello che meglio so fare: cucinare...e spero di averlo fatto nel rispetto più assoluto di tutti e tutto.

Un abbraccio forte e buon martedì



Ingredienti per una pane da circa 650 gr o due pagnotte da circa 300 gr l'una

400 gr di farina 0 macinata a pietra
150 ml di acqua
2 cucchiai (da minestra) di miele millefiori
1 uovo
50 ml di olio extravergine di oliva
4 gr di lievito di birra fresco
1  bacca di vaniglia
semi di papavero q,b.
1 tuorlo per spennellare



In un pentolino scaldate leggermente l'acqua. Aggiungete il miele e girandolo fatelo sciogliere completamente.
Una volta sciolto il miele aggiungete il lievito di birra, mescolate e fate sciogliere.
In una ciotola capiente mettete il liquido ottenuto e la farina, aggiungete l'olio, l'uovo e la polpa della bacca di vaniglia e cominciate a impastare, prima nella ciotola, poi su un piano di lavoro.
Quando gli ingredienti si saranno amalgamati completamente e l'impasto risulterà liscio e omogeneo, trasferitelo di nuovo nella ciotola e copritelo con un canovaccio umido.
Lasciate lievitare a temperatura ambiente fino al raddoppio del volume (circa tre ore).

Io ho deciso di fare una treccia a sei capi: il numero 6 è molto simbolico nella religione ebraica,la stella di David, ad esempio ha sei punte, ma se preferite fare una semplice treccia a 3 capi va benissimo. Di seguito vi descrivo il procedimento per la treccia a sei, che non è niente di difficile o impossibile...tranquilli!!!


Prendete l'impasto e dividetelo in sei parti uguali.
Formate dei salamini con i 6 panetti, tutti della stessa lunghezza, circa 40/45 cm e uniteli per una estremità.
Iniziate ad intrecciare i panetti allungati partendo da quelli più esterni,  prendete quello dell'estremità destra e lo mettete al centro, poi quello di sinistra, continuate con quelli più interni, come se fosse una treccia a tre capi, quello più esterno deve tornare sempre al centro.
Terminata la treccia, trasferitela in una teglia con carta da forno e fate lievitare in frigo per una notte, oppure, due o tre ore a temperatura ambiente.
Spennellate con il tuorlo sbattuto, cospargete con i semi di papavero e cuocete in forno a 180° per 20-30 minuti.




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lunedì 26 gennaio 2015

Fusilli con crema di zucca e salsiccia

Eccola qua, una nuova settimana è appunto cominciata e per una nuova settimana, ci vuole una nuova ricetta, magari un'idea veloce per il pranzo, semplice e golosa che metta d'accordo tutta la famiglia. 
I fusilli con crema di zucca e salsiccia sono proprio quello che ci vuole: veloci, facili e nutrienti.
Si preparano davvero in pochi minuti, forse giusto il tempo di cuocere la pasta e apparecchiare.
Se avete ospiti e un sacco di cose da fare, vi potete organizzare preparando la crema di zucca in anticipo, la sera prima ad esempio, ma se arrivate all'ultimo minuto per cuocere la zucca velocemente, tagliatela a pezzetti molto piccoli e recupererete il tempo perduto.
Ovviamente potete sostituire la zucca con un altro ortaggio di vostro gradimento, cavoli e broccoli in questa stagione sono perfetti e in estate come lasciare in disparte peperoni e zucchine? 
Se invece volete optare per una versione totalmente vegetariana, eliminate la salsiccia e aggiungete delle frutta secca: noci, nocciole e mandorle ci stanno sempre bene!
Spero di aver stimolato la vostra fantasia, ma soprattutto il vostro appetito, quindi vi auguro una buona giornata e soprattutto una buona settimana!!!









Ingredienti per 6 persone:

500 gr di fusilli
250 gr di zucca gialla
2 salsicce 
mezza cipolla
olio extravergine di oliva
sale e pepe

origano fresco 
(a piacere)

Sbucciate la zucca, lavatela e tagliatela a dadini.
Sbucciate la cipolla, affettatela finemente.
Scaldate un pò di olio in una padella, aggiungete la cipolla e fatela soffriggere leggermente.
Aggiungete la zucca, salate e coprite con un coperchio, Fate cuocete fino a quando la zucca non diventa morbida, se necessario aggiungete mezzo bicchiere di acqua.

Frullate la zucca con un frullatore a immersione o minipimer riducendola a crema.

Cuocete nella stessa padella la salsiccia e schiacciatela con una forchetta.
Aggiungete poi la crema di zucca.

Cuocete i fusilli al dente in acqua bollente salata e poi saltateli nel condimento.
Prima di servire aggiungete qualche foglia di origano fresco e una macinata di pepe bianco.



Buona settimana e....alla prossima ricetta!
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venerdì 23 gennaio 2015

Muffins senza burro con yogurt e ananas

Una ricetta dolce senza troppi sensi di colpa, a volte ci vuole, se poi è leggera e facile da fare ancora meglio...ci vorrebbe proprio tutti i giorni!
Questi dolcetti molti semplici, rispecchiano proprio queste caratteristiche, a differenza dei burrosi (e buonissimi) cupcakes, non fanno allargare di certo la cintura e sono ottimi per la colazione o la merenda.
L'olio, il mio sempre extravergine, gioca un ruolo importante e va sostituire il burro, lo yogurt apporta morbidezza, il miele un dolce profumo e l'ananas fresco o in barattolo che sia, un tocco esotico e diverso dalle classiche, anche se intramontabili mele.
Siccome gli unici grassi sono costituiti dai tuorli e dall'olio, (elementi che danno sofficità all'impasto) per fare di questi tortini una nuvola di dolcezza, ho preferito separare i tuorli dagli albumi e montare questi ultimi a neve, anche se, lo sapete, la ricetta dei muffins non lo prevede, quindi spero che mi perdoniate questa piccola variazione in corso d'opera e che possiate apprezzarla già dal primo morso!



Gli esperti già sapranno che i pirottini di carta per muffins e cupacaks, ameno che non siano quelli rigidi, non si devono mettere direttamente in forno così, altrimenti l'impasto si allarga e diventa una ciaccina, anzichè crescere per verticale. Quindi disponete i pirottini nella teglia da muffins o se non avete la teglia apposita, usate i pirottini di alluminio.



Procedimento:

Separate i tuorli dagli albumi.
Montate i tuorli con lo zucchero, il miele e lo yogurt.
Aggiungete la farina e il lievito setacciati e amalgamate bene gli ingredienti.
Per ultimo incorporate l'olio.
Montate gli albumi a neve ferma e amalgamateli al composto con una spatola e sempre dal basso verso l'alto.
Disponete i pirottini di carta nella teglia per miffins, o se non avete la teglia usate quelli di alluminio.
Versate l'impasto nei pirottini fino a riempirli per 2/3.
Tagliate l'ananas a pezzetti e disponeteli in ogni muffins.
Cuocete in forno per riscaldato a 170° per 15 minuti.

Togliete dal forno, sformate e lasciate raffreddare.
Cospargete di zucchero a velo.





Vi auguro un buon fine settimana e vi saluto con il solito affetto!
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martedì 20 gennaio 2015

Arrosto di lonza di maiale e cavolo viola

Vi lascio un'idea per quando avrete ospiti a cena, per il pranzo della domenica con i parenti, per le occasioni speciali, per le feste in famiglia, perchè quando si dice tavola imbandita, a casa mia si dice arrosto, quando si dice arrosto si dice carne, succulenta e appetitosa!

Che sia lonza (senza osso) o arista (con l'osso) il maiale, di norma, mette daccordo tutti, è saporito, facile da condire, veloce nella cottura (al contrario del vitello), semplice da porzionare e  impiattare. E' una carne magra e molto versatile, si accompagna benissimo con la maggior parte delle verdure e della frutta fresca (mele, albicocche, prugne, arance) e secca (mandorle, pistacchi, nocciole), di conseguenza i modi per cucinarlo sono i più svariati e anche se provate una ricetta per la prima volta è difficilissimo sbagliare!


La ricetta che presento oggi, è proprio per i principianti, persone che cucinano raramente la carne, alla quali forse piace anche poco, ma che, quando invitano persone a cena, vogliono giocare in difesa evitando di fare brutte figure...ebbene, con questa ricetta, non solo eviterete figuracce, ma vi accaparrerete i complimenti di tutti, con relativi bis!



Come sempre, particolare nota meritano gli ingredienti, che in questa ricetta sono davvero pochi ma assolutamente freschissimi: cercate di acquistare la carne in macelleria, in quella di fiducia possibilmente, così come la pancetta, se potete non comprate quella nelle vaschette (ve prego!!!!) Controllate che il cavolo sia bello sodo, duro al tatto e che le foglie siano lucide e vigorose, senza ammaccature o parti di colore diverso dal bel violaceo caratteristico.


Ingredienti per 4/6 persone

1 kg di lonza di maiale
150 gr di pancetta salata
700 gr di cavolo viola
sale
pepe
fiore di finocchio
(in alternativa, usate i semi)
rosmarino fresco
1 spicchio di aglio

spago da cucina

Confezionate la lonza: condite con sale, pepe, fiore di finocchio e aglio tritato, cospargete tutta la superficie della carne con questi ingredienti. 
In una padella o tegame antiaderente mettete due o tre cucchiai di olio e fate rosolare la carne da tutti i lati. Quando sarà dorata, adagiatela su un foglio di carta assorbente e tamponatela.

Rivestite la lonza con le fette di pancetta, poi capovolgetela e rivestite anche la parte inferiore.
Legatela con lo spago da cucina facendo dei nodi abbastanza stretti per mantenere la forma rotonda anche in cottura, fate attenzione a non fare uscire la pancetta tra i giri dello spago.
Incastrate tra il primo e l'ultimo giro un rametto di rosmarino.



Preparate il cavolo: Dividete il cavolo in due, appoggiate la parte che avete tagliato sul piano di lavoro e affettate sottilmente, procedete nello stesso modo anche per l'altra metà. 
Fate scaldare un pò di olio in una padella o in un wok e aggiungete il cavolo.
Salate e fate appassire. Il cavolo viola contiene molta acqua e quindi anche se sembra tanto, a fine cottura si sarà ridotto di circa la metà. Fate cuocere per 5-7 minuti.

Cottura della carne: Trasferite la lonza in una pirofila da forno. Mettete intorno il cavolo e infornate a 190° per 30/40 minuti. Non aggiungete altro olio, il cavolo butterà fuori altra acqua che si andrà a unire al liquido della carne (poco perchè avete fatto la sigillatura in padella) e al grasso della pancetta e formerà così una salsa d'accompagnamento gustosissima.

Sfornate, lasciate riposare 10 minuti, tagliate a fette la lonza e servite.


Spero di esservi stata utile e di ispirazione per mettervi subito al lavoro in cucina.... vi auguro come sempre una buona settimana!

Maddalena





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domenica 18 gennaio 2015

Baldino..ovvero Castagnaccio: tuscany recipe!

Castagnaccio, deriva da castagna, ma del perchè qui nella mia zona si chiami Baldino, non ne ho la pallida idea!
Dolce, non dolce, tipico del periodo autunnale, lo pubblico con estremo ritardo, altrimenti rischio di lasciarmelo sfuggire anche quest'anno e non mi sembra giusto, visto che lo faccio di regola, una volta alla settimana!
Lo adoro, sono capace di mangiarne una teglia intera, lasciando, ogni volta a bocca aperta anche mio marito, il quale non si capacita del fatto che in presenza di questo dolce, io possa avere una pancia così sfonda!

Penso che sia il dolce più facile e veloce del mondo, lo faccio fare addirittura a Tommaso, l'unica difficoltà sta nel fatto di trovare la farina di castagne buona!
Noi aretini, siamo particolarmente fortunati, i nostri boschi sono ricchi di castagni e in zona abbiamo ancora mulini a pietra che macinano le castagne ottenendo farine rustiche e profumatissime, ma in altri casi, ci sono in commercio delle farine comunque buone.
Tenete conto che è preferibile usare sempre quelle macinate a pietra e che il 2014, non è stato un anno favorevole per le castagne a causa delle abbondanti piogge, quindi non impressionatevi troppo per il prezzo elevato (circa dai 3.5 a 6.00 euro per 500 gr)

Per il resto occorre un pò di frutta secca, rosmarino e acqua, pochissimi ingredienti per un sapore unico.
Come sempre, nel farlo, rubo i gesti svelti e precisi di mia nonna, sempre lei, onnipresente in questo blog come una dea dalle mani d'oro e le indicazioni sulle dosi che rigorosamente e solo per questo dolce, faccio ad occhio!!!!
Oggi però... e solo per voi, mi sono munita di bilancia e ho pesato tutto....contenti?



Ingredienti per una teglia rettangolare 20x35 cm
(antiaderente o rivestita con carta da forno)

600 gr di farina di castagne macinata a pietra
400 ml di acqua
50 gr di pinoli
60 gr di noci
1 pz di sale
20 ml di olio extravergine di oliva
1 rametto di rosmarino

Accendete il forno a 190°.
In una ciotola mettete la farina e quasi tutta l'acqua, lasciandone un poca da parte.
Aggiungete un pizzico di sale e cominciate ad amalgamare con una frusta per evitare la formazione di grumi.
Ovviamente l'assorbimento di acqua dipende dal tipo di farina che state usando, quella a pietra assorbe maggiormente i liquidi rispetto a quella macinata a cilindri.
La consistenza dell'impasto dev'essere simile a quello di crema morbida, quindi se necessario, aggiungete tutta l'acqua rimasta.

In un pentolino saldate l'olio con gli aghi di rosmarino, senza farlo soffriggere e quando sarà caldo versatelo nella teglia distribuendo in modo regolare gli aghi sul fondo.
Versate subito l'impasto, senza aspettare che l'olio si freddi.
Se l'impasto sarà della consistenza giusta si livellerà da solo sulla teglia aiutandolo con un semplice gesto ondulatorio delle braccia.
Cospargete la superficie con i pinoli e i gherigli di noce.
Cuocete in forno per 30 minuti.








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venerdì 16 gennaio 2015

Tortelli di pasta fresca con ripieno di zucca

La prima volta che feci la pasta fresca all'uovo ripiena , ero incinta di Tommaso, abitavamo nel nostro piccolo appartamento a due minuti dal centro .....e furono ravioli!!!!
Mi misi all'opera sul tavolo della cucina con spianatoia, mattarello e il mio abitino pre - maman di lana verde, seguendo le indicazioni precise che mi aveva dato la nonna:
"5 uova, mezzo kg di farina....si ma non tutta la farina eh..."
"Quanta nonna?"
"ehhh, un pò meno, sennò ti viene troppo dura e non la puoi stendere..."
"Si, ma quanta allora, 450 gr?"
"Si, insomma ...un pò meno di mezzo chilo, fai a occhio, tanto lo vedi...."


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mercoledì 14 gennaio 2015

Insalata di cavolo viola e topinambur all' aceto di riso

Se non avete ancora provato il cavolo viola, ve lo consiglio vivamente: cotto ha un sapore dolce e avvolgente, crudo è fresco e saporito.
Io personalmente, in genere, lo cuocio, ma da crudo mantiene tutto il suo bel colore che a contatto con ingredienti acidi si ravviva ancora di più.
Quest'insalata è un contorno invernale diverso dal solito, che accompagna piatti di pesce, di carne o formaggi e che, con qualche grissino o crackers sfizioso, tipo questi (clicca qui) è buonissima gustata anche da sola.
Occorrono solo pochi minuti di preparazione, non si sporcano pentole e padelle e non c'è da pulire il piano cottura.... inoltre, sia il cavolo che il topinambur fanno benissimo al nostro organismo, specialmente se consumati freschi e crudi, in quanto mantengono intatte tutte le loro vitamine e antiossidanti preziosi per prevenire dannose malattie, tra le quali il cancro.......vi ho convinti?









Ingredienti per 4 persone

300 gr di cavolo viola
2 topinambur
50 gr di semi di zucca
20 ml di aceto di riso
olio extravergine di oliva
sale
pepe

Tagliate a fettine sottili il cavolo.
Lavatelo sotto l'acqua corrente e tamponatelo con un canovaccio.
Mettete il cavolo in una ciotola e conditelo con l'aceto e abbondante olio.
Lavate i topinambur, sbucciateli e affettateli sottilmente.
Aggiungeteli al cavolo, assieme ai semi di zucca.
Amalgamate bene e finite con una macinata di pepe.





Buon proseguimento di settimana...
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lunedì 12 gennaio 2015

Tortine di brownies con ganache al cioccolato bianco e scorza d'arancia

Quando si combina un guaio, si dice che la frittata è fatta...e spesso è così, ma se guardiamo le cose da un'altra prospettiva, da un'altra angolazione, forse la frittata si può recuperare e trasformare in qualcosa di addirittura più bello dell'idea iniziale....

Regola numero 1: la calma è la virtù dei forti.
Non farsi prendere dal panico non è facile, lo so, parla una che spesso volava le torte venute male direttamente dal forno alla pattumiera, ero diventata una campionessa nel lancio della torta!!!! Dopo tanti fallimenti però, ho imparato ad auto-controllarmi e ad aggirare l'ostacolo fruttando la situazione a mio vantaggio, non sempre è possibile, ma vale la pena tentare, tanto ormai la cucina è sporca e ciotola più, ciotola meno....cambia poco il tempo che dobbiamo stare a ripulire.

Regola n. 2: scatenare la fantasia.
Attingete da tutti gli angoli nascosti della vostra mente per ricordare una foto su un giornale, una vecchia ricetta della mamma, una rubata ad un'amica, controllate gli ingredienti che avete in casa e che possono abbinarsi bene a quelli della vostra "frittata", fate fede alla vostra esperienza, seppur minima, in campo culinario, abbiate fiducia.

Regola n. 3: cercate sostegno.
Telefonate ad un'amica, una delle quali vi fidate ciecamente, obiettiva e sincera, amante della buona cucina, la quale non esiterà a dirvi di lasciare perdere se la situazione è irrecuperabile, ma che, in caso contrario vi dirà che siete brave e vi aiuterà a trovare una soluzione o a migliorare il progetto di recupero che già avete in mente. Lei vi darà la carica giusta per provare, tentare, rischiare...

Io ho rischiato e questo è il risultato, che come sempre, condivido con voi....

Buona settimana!




Ingredienti.

per la base brownies

150 ml di latte
220 gr di zucchero semolato
1 uovo
125 gr di burro a temperatura ambiente
125 gr di farina
mezza bustina di lievito per dolci
20 gr di cacao
70 gr di cioccolato fondente

per la ganache

100 gr di cioccolato bianco
200  ml di panna fresca

1 arancia



Preparate la ganache: fate sciogliere a bagno maria il cioccolato bianco.
Una volta sciolto togliete dal fuoco e lasciate intiepidire un paio di minuti.
Aggiungete la panna e amalgamate bene.
Trasferite la ganache in frigo, deve rassodarsi, ma non solidificare completamente.

Preparate le tortine: in una ciotola capiente mettete il latte e lo zucchero e cominciate ad amalgamare.
Fate sciogliere il cioccolato a bagno maria insieme al burro.
Unite il cioccolato al latte.
Setacciate gli ingredienti secchi in una ciotola: farina, cacao e lievito.
Aggiungete l'uovo all'impasto e tutti gli ingredienti secchi.

Amalgamate bene il tutto e trasferite il composto in una teglia rettangolare (la mia 23x31) rivestita con carta da forno e cuocete in forno a 170° per 40-45 minuti.
Fate la prova dello stecchino per controllare la cottura.

Togliete il dolce dal forno, lasciate intiepidire 5 minuti, poi capovolgetelo su un tagliere e togliete la carta da forno.

Quando la base brownies si sarà raffreddata completamente, tagliate le basi per le tortine con un tagliabiscotti, potete scegliere se farle quadrate (cm 3x3) oppure rotonde (diametro cm 4).
Io ho scelto la versione quadrata per non avere sprechi.

Riempite una sac a poche con beccuccio a stella di ganache al cioccolato bianco e decorate le tortine. Finite con scorza d'arancia grattugiata.





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giovedì 8 gennaio 2015

Torta con farina di mais e mele

Inizio il 2015 godendo a pieno ritmo del mio forno nuovo...
Babbo Natale quest'anno è stato molto generoso, anche se  sinceramente non pensavo di essere stata così buona!!!
Ha avuto in serbo per me non  uno, ma ben due regali meravigliosi, il primo è stato appunto un forno....
Sapete che, da quando mi sono trasferita nell'attuale casa, il forno elettrico non ha mai funzionato e ricette di torte lievitate collaudate da anni, non venivano più gonfie e soffici, ma ahimè, erano in realtà ciaccine crude che finivano senza colpo ferire nella pattumiera....

Adesso mi voglio prendere le mie rivincite e comincio con questa torta, che altro non è che una semplice torta di mele, ma con la variante della farina di mais. Un dolce che è perfetto per la colazione, per la merenda, per il tè. Una torta dal sapore rustico e dalla consistenza morbida e umida al punto giusto....proviamo?


Ingredienti per uno stampo da 24 cm diametro

200 gr di farina 00
150 gr di farina di mais
180 gr di zucchero
3 uova
110 gr di burro
1 bustina di lievito per dolci
100 ml di latte
125 gr di ricotta fresca di mucca
scorza grattugiata di 1 limone
scorza grattugiata di 1 arancio
succo di mezzo limone

1 mela 


Separate i tuorli dagli albumi.
Scaldate il latte in un pentolino portando quasi ad ebollizione, aggiungete il burro, togliete dal fuoco e fatelo sciogliere. Lasciate intiepidire.
Setacciate le farine con il lievito.
Imburrate e infarinate lo stampo e accendete il forno a 170°.
Sbucciate una mela e tagliatela a fettine.
Montate i tuorli con lo zucchero, aggiungete le scorze di agrumi e il succo di limone.
Amalgamate la ricotta con i tuorli. Aggiungete le farine e il lievito.
Amalgamate bene e poi aggiungete il latte.
Montate gli albumi e uniteli al composto.

Trasferite il composto nella tortiera  e disponete le fettine di mele a cerchio.
Cuocete per 40 minuti.



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lunedì 5 gennaio 2015

Zuppa di ceci con filetto di persico al timo per Taste&More n. 12

Le cose belle arrivano...a chi sa aspettare forse, a chi coltiva il proprio orto senza curarsi troppo di quello del vicino, a chi ha fortuna, a chi crede, a chi fa le cose con passione senza pretende niente in cambio se non un pò di soddisfazione personale....

A me è arrivata una cosa bellissima: la possibilità di entrare a far parte di una rivista di cucina multimediale che ho sempre sfogliato da quando ho aperto il blog, ammirando ogni pagina e apprezzando ogni ricetta, ogni miglioramento mese dopo mese, guardando dal basso le bloggers che ne facevano parte, per imparare i trucchi una ricetta perfetta e quelli di una buona foto, sognando ad occhi aperti di ritrovarmi un giorno tra loro....

Quel giorno è arrivato....

Vi presento la mia ricetta "Zuppa di ceci con filetti di persico al timo" che fa parte di 





Clicca per sfogliare




Ingredienti per 2 persone:

500 g di ceci
1 carota
1 rametto di rosmarino
mezzo gambo di sedano
mezza cipolla


200 g di filetto di persico
1 spicchio di aglio
2 rametti di timo
sale
pepe bianco
farina per impanare

Preparazione

Mettete i ceci in una ciotola capiente, copriteli di acqua fredda e lasciate in ammollo per una notte.
Lavateli bene sotto l'acqua corrente e trasferiteli in una pentola. Aggiungete il sedano, la carota, la cipolla, il rosmarino e coprite di nuovo con acqua.
Salate con sale grosso e mettete a cuocere.
Cuocete circa due ore e mezzo da quando l'acqua comincia a bollire.
Durante la cottura assaggiate e se necessario, salate.
Una volta cotti i ceci, togliete gli odori.
Lasciate da parte circa la metà dei ceci cotti interi e frullate l'altra metà assieme all'acqua di cottura.
Trasferite di nuovo i ceci interi nella crema ottenuta.
Tagliate il filetto di persico in quattro parti, salate, pepate e infarinate.
Scaldate due cucchiai di olio extravergine in una padella, aggiungete uno spicchio di aglio in camicia e fate rosolare i filetti di pesce a fuoco vivo.
Togliete i filetti dalla padella e adagiateli sulla crema di ceci, aggiungendo qualche rametto di timo.

Coprite con un coperchio e lasciate finire la cottura per 5 minuti.




Un grazie speciale alla redazione di Taste&More e a tutto lo staff che mi ha accolto a braccia aperte, felicissima di essere tra voi!

Buon anno e buona lettura...



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